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Immagine del redattoreFRANCESCO DEGL'INNOCENTI

NEUROPSICHIATRIA DELLA MALATTIA DI PARKINSON

La neuropsichiatria della malattia di Parkinson: avanzamenti e problemi


The neuropsychiatry of Parkinson’s disease: advance and challenges


Daniel Weintraub et al., Lancet Neurology, january 2022


Nelle persone con malattia di Parkinson segni e sintomi neuropsichiatrici sono comuni in tutto il corso della malattia. Questi sintomi possono essere disabilitanti e clinicamente importanti come i disturbi motori e la loro presentazione può essere simile, ma talora diversa, rispetto alla popolazione generale. I correlati ed i fattori di rischio per lo sviluppo di sintomi e segni neuropsichiatrici includono caratteristiche demografiche, cliniche e psicosociali. La neurobiologia sottostante è complessa e ancora non ben compresa, con le maggiori evidenze per cambiamenti neurobiologici associati alla malattia di Parkinson, alla terapia dopaminergica e ad effetti non specifici. Strumenti di valutazione e criteri formali esistono, ma c’è poco nello screening di questi segni e sintomi nella pratica clinica. Evidenze sempre più chiare supportano un ampio range di interventi farmacologici e non farmacologici, ma ci sono relativamente pochi trattamenti efficaci. Ottimizzare la presa in carico delle presentazioni neuropsichiatriche nelle persone con malattia di Parkinson richiederà altre ricerche, maggiore attenzione, un training specifico e lo sviluppo di modelli innovativi di cura.


Un ricordo personale: ho iniziato ad occuparmi di Parkinson nel 1984, durante la specializzazione, dopo aver svolto il servizio militare. Si formò un gruppo di 4 o 5 giovani, secondo me molto preparati, guidati da quello che io considero il mio Maestro e cioè Paolo Marini. Dopo 3 anni avevamo la più ampia casistica della zona di Firenze ed io credo di tutta la Toscana. In questo modo, senza alcun appoggio accademico, abbiamo pubblicato 4 o 5 articoli su riviste internazionali peer review (tipo Acta Neurologica Scandinava o Neuroepidemiology). Una piccola soddisfazione. Una curiosità: dopo 35 anni che ne è stato di costoro? Nessuno ha mai fatto il neurologo (uno è diventato geriatra, due medici di famiglia ed io psichiatra). Come dire: la neurologia non pagava. E non paga neppure oggi.



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