Neuropsychiatric symptoms in Alzheimer disease
Costantine G. Lyketsos et al., Alzheimer Dement., 2011
I sintomi neuropsichiatrici (SNP) sono centrali nell’Alzheimer e altre demenze correlate. Una volta ritenuti emergere primariamente in persone con malattia terminale, questi sintomi sono attualmente conosciuti per manifestarsi comunemente all’inizio della malattia e anche in fase prodromica, come nel Mild Cognitive Impairment. Nonostante decadi di ricerca, trattamenti efficaci per SNP non sono stati trovati, e quelli largamente in uso oggi presentano dei notevoli rischi per le persone che li usano. Un Tavolo sulla Ricerca delle Associazioni Alzheimer è stato indetto nella primavera 2010 per fare una review di ciò che si conosce sugli SNP nella malattia di Alzheimer, per discutere delle classificazioni, della neuropatologia sottostante e delle vulnerabilità, e per formulare raccomandazioni per i nuovi approcci a terapie mirate.
Considerazioni personali: non è un articolo recente, ma nel frattempo non è cambiato quasi nulla. Anni prima fu diffuso un notevole allarme (con tanto di raccomandazioni AIFA) sull’uso di antipsicotici nell’anziano, a causa di possibili effetti negativi sul piano vascolare. Poi è stato tutto dimenticato. Attualmente gli antipsicotici atipici sono usatissimi in questo tipo di situazione. Probabilmente anche troppo usati. Effettivamente tranquillizzano l’anziano e facilitano molto il gravoso impegno del caregiver (il termine usato ormai da tutti). Non sarebbe inutile una riflessione dato che notoriamente (ed ovviamente) essi non hanno alcun effetto curativo e sono generalmente prescritti in cronico (cioè fino alla morte del paziente). Un discorso a parte meritano i cosiddetti colinergici, che sono stati una grande speranza ed una ancora più grande delusione.
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